Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
22 Jun

Gary Moore - Wild Frontier

Pubblicato da ilmusicofilo  - Tags:  #Hard Rock

Gary Moore ha avuto con il gruppo irlandese dei "Thin Lizzy" un sodalizio musicale molto importante nella sua carriera artistica purtroppo terminata troppo presto a causa di un evento tragico che gli ha stroncato la vita nel pieno della sua maturità musicale.
Come è noto, infatti, Gary Moore morì a soli 59 anni nel 2011, raccontano le cronache che l'attacco cardiaco violento e repentino che lo ha portato per sempre da questa terra, sia stato dovuto all'abuso di alcool, un abuso durato anni che aveva anche cambiato il volto di Moore che negli ultimi anni appariva gonfio e invecchiato.
Non credo che a questo punto sia importante sapere come è morto l'artista irlandese, ma bisogna essere consapevoli che con la morte del musicista di Belfast, la musica Rock ha perso uno suoi dei protagonisti assoluti e sicuramente più capaci di ogni tempo; nessun epitaffio potrà compensare la scomparsa di questo musicista irlandese dalle capacità tecniche davvero speciali e quelle capacità erano così straordinarie che nell'ambio rocok il nome di Gary Moore era uno di quelli che esigeva rispetto ed ammirazione.
Trovo una certa difficoltà a selezionare il meglio di Gary Moore, ma se proprio devo fare delle scelte mi oriento su un lavoro della seconda metà degli anni '80, il cui ascolto mi ha permesso di riscoprire una rarissima capacità di saper suonare la chitarra che solo i migliori di sempre anno e Moore nel ristretto gruppetto dei migliori chitarristi di sempre ha tutti i titoli per starci!

Avrei potuto dare la precedenza a "Corridors Of Power" (ne parlerò prossimamente) ma non ho voluto dare un ordine cronologico alla trattazione della sua biografia musicale, bensì emotiva scegliendo un suo album del 1987 intitolato "Wild Frontier". Si tratta di un lavoro musicale sentito e voluto, pubblicato solo un anno dopo la morte di un altro suo grande musicista (e amico), quel Phil Lynott a cui volle dedicare quello che secondo me rimane uno dei suoi migliori dischi di sempre.
E questo non è solo il mio modesto parere dato che il riscontro di "Wild Frontier" è stato planetario, la domanda da farsi è questa: come mai un lavoro come questo, duro e di parte, tipicamente irlandese a favore dell'IRA, ha avuto un riscontro di pubblico che sicuramente non poteva ascriversi a favore della causa dell'esercito indipendentista?
La risposta è molto più semplice di quanto si possa pensare, il disco ha una buona struttura, la musica è di quelle che lascia traccia e la voce di Moore, potente e originale, è una di quelle che si ricorda.
Tutti i brani sono di altissimo livello, uno però in particolare mi è rimasto dentro, si intitola "Thunder Rising", è pezzo celebrativo sull'eroe celtico Cuchullain, tutto il brano è imbevuto di mitologia celtica, qui sono le radici della vera Irlanda, qui si trovano le ragioni ideologiche che hanno determinato la fiera opposizione (e molte vittime) alle ragioni di Sua Maestà. Ma Gary Moore, nonostante il suo essersi schierato in maniera chiara dalla parte di un 'organizzazione che utilizzava tutti i mezzi per combattere l'esercito della Corona, non era un tipo politicamente corretto e poi la sua popolarità era tale che poteva permettersi questo e altro, quelle furibonde esplosioni hard rock sono davvero incredibili e il tasso tecnico musicale è a livelli altissimi.
Canzoni epiche e battagliere come "Wild Fronties" o "Over the Hills and Far Away" andrebbero ascoltate, non commentate, ascoltate la seconda che ho citato e avete l'impressione di respirare quasi un'aria da medioevo, che richiama cavalieri, guerrieri e tanta fierezza.
Particolarmente azzeccata è "Take a Little Time", qui si sente tutto il suo talento (chitarristico, pauroso è l'assolo in cui si esibisce).... e la sua classe; ma sospendo la sequenza di parole e chiudo invitandovi ad ascoltare questo bel disco, questa è la musica che preferisco!!!

Commenta il post

Sul blog

Recensioni di musica rock, hard, heavy, pop, elettronica, prog, noise, dance