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19 Jun

Quietus - Evoken

Pubblicato da ilmusicofilo  - Tags:  #Heavy Metal

SE NON CI FOSSERO...............

Potrei chiudere il mio parere su questo album decretando il mio giudizio senza appello: ottimo dal punto di vista strumentale, non sempre apprezzabile dal punto di vista vocale.
Anche gruppi che non hanno particolari qualità e che non fanno dei capolavori riescono almeno a farsi ascoltare, gli Evoken sono a parere mio ad un passo dal capolavoro e non difettano di eccellenti qualità musicali ma una buona parte di pubblico viene allontanato dalla voce che intacca i brani più pregevoli!!

Qui ci troviamo davanti ad un doom che potrebbe apparire monotono, prendiamo ad esempio uno dei tanti episodi meglio riusciti come "Embrace the Emptiness, tralascio le solite osservazioni su una voce catacombale come quella di John Paradiso probabilmente affetto da laringite ma ho trovato una musica forse viscosa ma decisamente apprezzabile, un incedere lento per niente brutale e molto convincente

Questo ritmo lento che sembra venire dalle viscere della terra può non piacere soprattutto quando tutta la track list non esce dalle medesime coordinate stilistiche però vorrei giudicare il piano musicale che è quello che mi interessa; dopo aver ascoltato un brano come "Where Gosts Fall Silent", ci si sente annichiliti e senza speranza, anche un ascoltatore volenteroso che si predisponga all'ascolto arriva fino in fondo solo se ama il genere, ma obiettivamente non si può dire niente a una musica dove il forte accento dei bassi, la batteria e un coro che sembra un lamento, la rendono originale e distinguibile da molti altri pezzi che si fregiano di essere doom.
Il fatto che si riescano a provocare queste sensazioni non è negativo anzi!

Assolvo "Whitering Indignation" dove anche se in modo particolare si apprezza il suono della batteria cadenzato che crea delle suggestioni cinematografico, mentre il brano "In Pestilence Burning" lo promuovo per quanto riguarda la parte strumentale...però vorrei che qualcuno lo ascoltasse e si rendesse conto che anche un sottofondo strumentale pregevole viene in parte inficiato da un lupo mannaro come John Paradiso.

Gusti a parte, tutto sommato apprezzabile non solo tra i fruitori di tali sonorità.

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