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17 Jun

Corelli - Concerti Grossi op. 6. Opus 111 OPS 30-155 e OPS 30-147

Pubblicato da ilmusicofilo  - Tags:  #Musica da camera

......davanti alla sua musica ci si sente come uno scolaretto....l'Arcangelo degli archi..

UN VIOLINISTA CHE SUONÒ IN ORCHESTRE DI CHIESA E DI TEATRO

Di questo grande romagnolo nato a Fusignano ci rimane della musica di grandissimo pregio, Arcangelo Corelli è senza dubbio il maggior rappresentante del barocco strumentale italiano e ha una caratteristica unica: la sua musica è stata concepita per essere suonata con strumenti ad arco, anche un profano si rende conto ascoltando i suoi concerti che ci troviamo dinanzi ad eccellenti opere che senza dubbio riflettono il gusto di un'epoca, ma che non hanno tempo, i suoi 12 Concerti grossi sono altrettanto godibili come le sue bellissime sonate da camera.

UN CONCERTO GROSSO O UNA SONATA DA CAMERA? (a latere oltre i concerti)

Consiglio di ascoltare le sonate da camera di Corelli, il violino di Corelli è un'autentica delizia e la sua importanza è tale da poter essere considerato un caposcuola di inere generazioni di musicisti, la sua fama crebbe a tal punto che ebbe allievi in tutta Europa: Francia, Inghilterra, Olanda e ancora oggi grazie alle sue innovazioni tutto il mondo della musica gli è debitrice. Corelli compose 12 Concerti grossi, cosa significa grossi? Non significa enormi ma destinati ad occasioni solenni soprattutto per finalità liturgiche, si tratta di musiche maestose e solenni tipicamente barocche che rappresentano tutto il gusto di un'epoca, personalmente le trovo di un fascino unico.

Il CONCERTO GROSSO IN RE MAGGIORE op.6 n.1 è una delle opere più solenni di Corelli, quando la si sente si entra in quest'atmosfera maestosa e le reazioni sono due: o si prova un senso di annichilimento quasi estatico oppure di grande paura come dinanzi al cielo infinito.
È il concetto di sublime che Corelli meglio esprime e che verrebbe da commentare con le parole di Puskin:

"Immobile è la Terra: le volte del cielo
da Te, Creatore, sono sostenute,
e non cadranno sui continenti e sulle acque,
e non ci schiacceranno con la
loro mole"

davanti alla musica di Corelli ci si sente come lo scolaretto davanti ad uno spettacolo pirotecnico che ammirando il trionfo di colori apre la bocca sbigottito, soltanto sul terreno della mitologia greca l'arte greca ebbe il suo trionfo e ancora oggi continua a commuoverci sempre e così accade per Corelli che produce un'arte che può ben fregiarsi del titolo di musica dell' eternità....verrebbe da citare Tolstoj che aveva paragonato l'azione dell'opera d'arte a un contagio, è un paragone che ben si adatta quando si ascolta questo Concerto Grosso........ognuno ha il suo Corelli...io ho colto l'Arcangelo degli archi che scrive una musica dove trionfano i violini, il violoncello, la viola e il basso che dispiegano le loro note in cinque tempi: "Largo-allegro", Largo", "Allegro", "Largo" "Allegro".............

Un Arcangelo consigliato........meglio degli angioloni di Trilussa........


Se non trovate le sonate da camera di Corelli..........ascoltate almeno questo suo bel concerto in camera!!!!!!!! In camera non da camera

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