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16 Jun

What We All Come To Need - Pelican

Pubblicato da ilmusicofilo  - Tags:  #Post Metal

MEGLIO ASCOLTARE SOLO MUSICA

Per fortuna che ci sono ancora delle band che suonano e basta, una strada spesso difficile ma che può permettere dei buoni risultati.
È molto interessante l'attivitò di questa band che per prima è refrattaria a qualsiasi catalogazione ma che comunque fin dall'esordio ha portato avanti un progetto ricco di molteplici influenze miscelate in modo da ambientare ogni brano in uno scenario sonoro dove l'energia finisce coll'avere la sua prevalenza.
Probabilmente oltre ad una scelta artistica ben precisa i Pelican in questo modo si sono smarcati dal gruppo per non confondersi con band che sembrano sempre più eguali.

Non resta che ascoltare "What We All Come To Need" un nuovo asso nella carriera della band che presenta 8 brani ricchi di effetti che dimostrano le eccelse qualità compositive della band. Un buon esordio quello di "Glimmer" caratterizzato da un forte accento dei bassi, la melodia si dispiega come un elegante pennellata che non rinuncia tuttavia al vigore e alla forza.
Anche nel secondo brano intitolato "The Creeper" si nota la presenza costante del suono della batteria che scandisce il ritmo creando un intrigante e seducente atmosfera, il virtuosismo strumentale è notevole a tratti appare molto raffinato ma comunque non stanca e non è spossante, qui dentro chitarra, basso e batteria inanellano un altro bel pezzo che a tratti appare anche sontuoso, per me è rock, bel rock suonato senza inquinamenti.

Se vogliamo comunque una prova delle varie anime che convivono nella band non resta che ascoltare "Specks of Light", ci sono gli anni '70, riff turgidi e sonorità liquide mentre l'immancabile cadenzato della batteria rende il brano intrigante, tecnica e ricercatezza trovano una perfetta fusione. Ho trovato ottimamente strutturata l'architettura strumentale e la scelta di aprire verso la fine verso una melodia più delicata per poi riprendere un moto sonoro che non travolge ma si rende disponibile all'ascolto.

Si ascolti "What We All Come To Need" che contiene tutti gli elementi elencati prima, sono da menzionare gli spettacolari arrangiamenti e la linearità di un suono che non rinuncia alla perfomance energica, un plauso per il fatto che non si trova nessuna accozzaglia di riff da fracassoni e per l'assenza di vociaccie inascoltabili, troviamo invece molta sostanza. Un posto d'onore merita "Final Breath" brano conclusivo della scaletta, più lento rispetto ai precedenti con una parte corale appena accennata che non sovrasta mai la pregevole parte musicale, brano intenso che li allontana definitivamente da troppe facili ed improprie catalogazioni. Una nota riguarda il filo conduttore: senza dubbio l'assenza di un testo cantato rende impossibbile identificare un tema, ma questo è il bello in quanto è la musica che prevale.

Una nota finale: questa è una band che non può essere messa insieme ai fracassoni, i Pelican sanno suonare, fanno della musica gradevole senza rinunciare all'energia...spero che le nuove frontiere musicali passino da queste parti....ottimi davvero!


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